Arco Nudo
- ..... o impugnatura: elemento in legno, lega di alluminio o carbonio su cui vengono montati i vari elementi che compongono l'arco
- Flettenti: elementi attivi dell'arco, sono costituiti in legno o materiali compositi quali fibre di carbonio o altro. Questi elementi sono caratterizzati da due parametri: La lunghezza ed il libraggio. La lunghezza indica la lunghezza della corda che verrà poi montata sull'arco ed è un parametro che va scelto in funzione dell'altezza dell'arciere. Il libraggio indica la forza con cui la freccia verrà lanciata.
- Corda: il materiale con cui è composto il filamento della corda può variare a seconda delle preferenze dell'arciere (prevalentemente materiali sintetici). Nella parte centrale della corda è posizionato il Serving dove vengono fissati i punti di incocco (punti di riferimento che indicano dove va incoccata la freccia).
- Stabilizzazione: elementi da montare sull'arco che hanno l'unica funzione di assorbire le vibrazioni che avvengono a seguito del rilascio della freccia.
- Rest: parte dell'arco dove appoggia la freccia. si monta sul riser e "lavora" a stretto contatto con il bottone.
- Bottone: sistema di ammortizzamento che attenua le vibrazioni della freccia al momento dello scocco. Permette di regolare il movimento di uscita della freccia dall'arco, influendo sulla lateralità della triettoria e la sua costanza.
Arco olimpico
L'arco olimpico è un attrezzo sportivo utilizzato per il tiro con l'arco generalmente composto da:
sono a discrezione dell'arciere.
- Riser o impugnatura
- Flettenti
- Corda
- Stabilizzazione: elementi da montare sull'arco che hanno l'unica funzione di assorbire le vibrazioni che avvengono a seguito del rilascio della freccia.
- Mirino: sistema di puntamento che viene avvitato al riser e che viene regolato a seconda della distanza del bersaglio e delle caratteristiche dell'arciere.
- Rest
- Bottone
- Cliker: elemento in genere formato da una linguetta metallica che indica quando rilasciare la freccia. Aiuta l'arciere ad ottenere un'azione uguale di freccia in freccia.
sono a discrezione dell'arciere.
Arco Compound
L'arco composto ("compound" in lingua inglese, da non confondere con "composite bow", l'arco composito originario dell'Asia) è stato realizzato negli anni '60 è l'arco modero per eccellenza. sfrutta l'energia accumulata nella trazione grazie ad un sistema combinato di cavi e ruote, carrucole eccentriche che permettono uno scarico della forza necessaria al tiratore per mantenerlo alla massima tensione.
usa un sistema di carrucole di tipo eccentrico che permettono di accumulare una maggiore quantità di energia muscolare nel sistema di flettenti e di ridurre di una percentuale che va normalmente dal 40% all'80% (a seconda del modello e della marca) lo sforzo nel momento in cui si è teso l'arco.
L'arco compound permette quindi di trasmettere alla freccia una quantità maggiore di energia (maggiore velocità) rispetto ad un arco di stessa potenza tradizionale (ricurvo o longbow) e di poter esser più accurati nella fase di mira.
Gli archi compound sono molto corti, quindi facilmente trasportabili ed usabili anche in condizioni di caccia nel fitto del bosco. Questo genere di archi "tecnologici" normalmente è usato con una serie di accessori che ne migliorano la precisione:
usa un sistema di carrucole di tipo eccentrico che permettono di accumulare una maggiore quantità di energia muscolare nel sistema di flettenti e di ridurre di una percentuale che va normalmente dal 40% all'80% (a seconda del modello e della marca) lo sforzo nel momento in cui si è teso l'arco.
L'arco compound permette quindi di trasmettere alla freccia una quantità maggiore di energia (maggiore velocità) rispetto ad un arco di stessa potenza tradizionale (ricurvo o longbow) e di poter esser più accurati nella fase di mira.
Gli archi compound sono molto corti, quindi facilmente trasportabili ed usabili anche in condizioni di caccia nel fitto del bosco. Questo genere di archi "tecnologici" normalmente è usato con una serie di accessori che ne migliorano la precisione:
- uno sgancio meccanico (la corda non è più direttamente a contatto con le dita ma rilasciata da un sistema meccanico tenuto nella mano dall'arciere)
- uno stabilizzatore (un'asta di lunghezza variabile che smorza le vibrazioni e mantiene fermo l'arco durante la fase di scocco)
- mirini e diottra (sistema di mira che permette all'arciere di traguardare dei punti di mira - normalmente da 1 a 5 a seconda delle distanze - attraverso un foro sulla corda (visette).
In sequenza troverete le immagini dei relativi componenti con una breve spiegazione.
1. Riser (Arco olimpico e Compound)
Il Riser è il corpo centrale dell'arco, la parte che si tiene in mano tramite la "grip" (impugnatura) per tirare. Ne esistono di diversi tipi, materiali (legno, alluminio, carbonio) e lunghezze, costruiti anche con diverse tecniche tra cui la fusione e la fresatura di un blocco di metallo. Negli archi TD ("take down", smontabili) costituisce il supporto su cui vengono montati i flettenti, ma è anche il supporto per molti accessori come mirino, bottone, "rest" e "clicker".
[Cit. FITARCO]
[Cit. FITARCO]
2. Flettenti
I flettenti sono, come dice il nome stesso, la parte dell'arco che si flette, a cui viene agganciata la corda. Sono costruiti in diversi materiali (legno, carbonio, fibra, ceramica) e caratterizzati da due parametri (lunghezza e libraggio) che variano e vanno scelti in base all'arciere che li utilizzerà. Negli archi TD (smontabili) costituiscono parti separate da montare sul riser (fissabili a incastro o tramite una vite), negli archi monolitici sono un naturale prolungamento dell'impugnatura.
3. Corda
La corda può essere composta da filamenti di diverso materiale, in fibre naturali (ad esempio il lino) sintetiche. Nella parte centrale della corda c'è un filamento più spesso (detto "serving") dove vengono fissati i punti di incocco che indicano dove va posizionata la freccia. A seconda del tipo di intreccio si distinguono corde di tipo "continuo" e corde di tipo "flemish". Nelle corde continue i loop (anelli tramite i quali la corda mette in tensione l'arco) vengono realizzati allargando i trefoli alle estremità ed avvolgendoli con un serving (in effetti queste corde sono composte da un unico filamento che fa molti giri (12 o più). Nelle flemish invece viene realizzata una impiombatura particolare dei due capi della corda.
Le corde per archi compound non rientrano in queste due categorie in quanto quasi ogni modello di arco di questo tipo necessita di un particolare set di corde e cavi.
Le corde per archi compound non rientrano in queste due categorie in quanto quasi ogni modello di arco di questo tipo necessita di un particolare set di corde e cavi.
4. Stabilizzazione Arco olimpico
Stabilizzazione: Aste e pesi montati sulla faccia anteriore o quella posteriore dell'arco per aiutare ad eliminare la torsione dell'arco sull'asse longitudinale al momento del rilascio. Sono aste in genere di alluminio o carbonio che limitano le oscillazioni dell'arco in fase di scocco della freccia. Gli archi compound generalmente usano una sola asta centrale, mentre gli archi olimpici vi aggiungono anche due barre più corte (dette "baffi") poste lateralmente, circa 45° verso l'intern
4-bis. Stabilizzazione Compound
Gli archi compound generalmente usano una sola asta centrale, mentre gli archi olimpici vi aggiungono anche due barre più corte (dette "baffi") poste lateralmente, circa 45° verso l'interno.
5. Mirino Arco olimpico
Mirino (bow sight) Accessorio con un punto di riferimento che va posizionato direttamente sul bersaglio. È un sistema di puntamento, regolato a discrezione dell'arciere, a seconda della distanza del bersaglio o delle condizioni di luce e climatiche (varie tipologie di vento). Ne esistono diversi modelli, a seconda del tipo di arco utilizzato. Misura fissa nel diametro e nella larghezza della diottra, senza lente di ingrandimento per l'arco "ricurvo" (olimpico), con una diversa regolazione e lenticolarità della diottra per l'arco Compound (con demoltiplicatori eccentrici della potenza dell'arco) che può utilizzare con la lente di ingrandimento della diottra, una bolla da livello per meglio allineare l'arco al bersaglio.
5-bis. Mirino Arco Compound)
6. Rest Arco olimpico e Nudo
Il rest comunemente detto anche "poggiafrecce", è fissato al riser e, come dice il suo nome, serve da appoggio per la freccia mentre si tira, in modo che la freccia non cada (con conseguenze gravi) e la traiettoria di quest'ultima non venga deviata in partenza.
6-bis. Rest Arco Compound
7. Bottone
Il bottone formalmente detto "bottone elastico" o "bottone di pressione", spesso chiamato "Berger Button" dal nome del suo ideatore, è un sistema di ammortizzamento che consente di adattare la flessibilità della freccia, anche detto "spine", alla effettiva potenza (libbraggio o peso di trazione) dell'arco. Ne sono in commercio diverse tipologie, con regolazioni più o meno precise della molla di pressione.
8. Clicker Arco olimpico
Il clicker è una linguetta metallica che funziona da "motivatore di sgancio e di allungo", cioè scatta quando nel tendere l'arco si è raggiunta tutta la lunghezza possibile della freccia, garantendo all'arciere un allungo costante. Il suo nome deriva dal "click" che produce quando la punta della freccia esce dalla linguetta metallica, appena prima dello scocco della freccia
9. Sgancio Compound
Sgancio meccanico (release aid)Un accessorio usato con i compound per la trazione e il rilascio della corda; riduce al minimo lo spostamento della corda altrimenti causato dalle dita. Di fatto sostituisce la patelletta o il guanto proteggi dita. Le dita dell'arciere non toccano la corda e si eliminano quasi del tutto le possibili interferenze di un rilascio manuale. Ne esistono di diversi colori e tipologie, che cambiano radicalmente il modo di rilasciare: ci sono sganci a pressione, a depressione, a rotazione, "back-tension", tenuti tramite una fascia sul polso o con le dita.